“Operazione cofinanziata dall’UE a valere sul POR FESR-FSE 2014/2020 della Regione Puglia – Asse VI -Azione 6.7 “Interventi per la valorizzazione e fruizione del patrimonio culturale”.
“PROGETTO OBLECTATIO ARS”
Restauro della cantoria e organo Chiesa San Benedetto Conversano
Introduzione
“OBLECTATIO ARS” è il nome del progetto di fruizione intorno alla ormai consolidata
e documentabile tradizione o vocazione culturale della chiesa di San Benedetto e del
complesso architettonico e artistico circostante, in particolare intorno all’organo a
mantice realizzato nel 1856 in sostituzione di quello più antico e della relativa cantoria,
posti sulla parete occidentale della chiesa, la quale ultima si intende potenziare come
“contenitore culturale”. Il processo di avvicinamento della comunità dei fedeli alla fede
e alla comprensione e partecipazione delle sacre scritture, in qualche modo, è sempre
andato di pari passo con la musica e il canto corale, nel corso dei secoli e attraverso
i mutamenti delle sensibilità dei tempi. Ed è proprio in riferimento a quest’ultimo
aspetto che il progetto “OBLECTATIO ARS” intende rivitalizzare nel presente e per il
futuro l’aspetto corale della fruizione dell’arte e della fede, ma soprattutto di tutti gli
aspetti culturali in senso più lato, con i risvolti sociali conseguenti, attraverso la musica
e il canto, utilizzando lo strumento dell’organo della cantoria esistenti nello spazio
della chiesa di San Benedetto.
FINALITA’
Sulle buone pratiche relative all’utilizzo della cultura in funzione di prevenzione e
contrasto al disagio sociale nelle periferie, intese sia nell’accezione “canonica” e
condivisa dagli studi recenti quale «area marginale della città centrale», sia nella
accezione più ampia di “margine sociale e culturale”, esiste una letteratura sempre
più consistente, che se da una parte offre un repertorio pressoché inesauribile dimodelli cui attingere, dall’altra ci ha imposto di lavorare mettendo a fuoco un campo
di indagine quanto più possibile definito e funzionale al principale obiettivo del
progetto, ovvero fornire un contenitore dove poter divulgare e valorizzare, attraverso
la fruizione diretta ed indiretta, il patrimonio culturale del territorio in modo diffuso e
capillare, estendendo il più possibile il coinvolgimento sociale e culturale. Nelle
politiche culturali rientrano le attività finalizzate alla conservazione, alla creazione e/o
produzione, alla diffusione, alla commercializzazione e alla formazione nell’ambito
delle attività culturali appartenenti alle seguenti macro aree:
- Patrimonio artistico
- Musica
- Spettacoli dal vivo
- Laboratori musicali
Il Progetto, articolandosi su due distinti livelli di azione che di seguito saranno meglio
esplicitati, vuole proporre un percorso strutturato di fruizione del patrimonio organario
attraverso la regolare e ben cadenzata organizzazione nell’arco dell’anno di:
- Concerti, eventi di divulgazione musicale, visite guidate e laboratori musicali
- Realizzazione di registrazioni audio e audiovisive per la diffusione delle
attività, con un forte impatto sulla promozione turistica e culturale e sulla
fruizione sociale, del sito e bene culturale sopra citati, del territorio e della
Regione Puglia in senso più lato
Il progetto pone l’accento anche su:
- Il senso di coinvolgimento attivo delle persone, traducendolo nell’opportunità
loro offerta di accedere alla cultura non solo come “pubblico” ma anche e
soprattutto come attori in grado di produrre essi stessi cultura, intesa come
strumento che stimola la creatività e favorisce il senso positivo della propria
identità culturale
- La sensibilizzazione alla salvaguardia dei beni culturali
- La creazione di sinergie e coesione sociale, approfondendo l’esperienza e
quindi conoscenza del variegato patrimonio artistico e culturale
- Lo stimolo presso la comunità a interessarsi in forme attive al patrimonio del
territorio, facendosene in un certo senso carico e assumendone il ruolo di
promotori, difensori, tutori ed anche divulgatori
Il progetto sarà attivato attraverso apposite convenzioni con:
- il Conservatorio di Monopoli, già attivo e operante nel settore della
organizzazione di eventi, lezioni e concerti, di registrazioni audio e video. Il
Conservatorio garantirà una programmazione annuale di fruizione in maniera
sistematica e regolare, grazie anche ad un corpo docente e amministrativo di
150 unità. Lo stesso Conservatorio vanta una rete di partenariati con istituzioni
estere europee ed extraeuropee (nel 2019 sono circa 70) con cui organizza
eventi e attività tesi alla diffusione di cultura, musica e arte del territorio
- l’Associazione Culturale Musicale “Gioacchino Ligonzo” di Conversano
Questo rappresenta il primo livello di azione del progetto e si rivolge prevalentemente
ad un pubblico adulto.
Il secondo livello d’azione, di fatto complementare al primo, si rivolgerà invece ai più
piccoli, nella certezza che l’aspetto formativo nella primissima età della
scolarizzazione sia fondamentale per la costruzione di generazioni più consapevoli,
colte, ricche e vivaci culturalmente, e quindi socialmente integrate.
Questo secondo livello di azione sarà articolato in una sorta di viaggio nel tempo con
la musica, permettendo a bambini e ragazzi, destinatari e fruitori di questa esperienza,
di:
- vivere concrete esperienze di incontro con la musica;
- attivare la capacità di usare i suoni per comunicare ed esprimersi;
- scoprire melodie, ritmi, musicalità
- comprendere il proprio corpo come fonte esso stesso di sonorità attraverso le
modulazioni della voce
- avvicinare i ragazzi alle competenze ed abilità musicali
- attivare attraverso la musica la conoscenza di se stessi, del proprio corpo e
della propria personalità
- interpretare un linguaggio musicale simbolico
- distinguere i parametri del suono e le relative pause
- esercitare la memoria
- avviare i bambini e ragazzi all’ascolto della musica tradizionale
- confrontare brani musicale di diverso tipo ed epoca
- stabilire relazioni positive con adulti e coetanei
Il progetto ha quindi diverse finalità, che fanno riferimento ad un obiettivo comune,
vale a dire quello di riavvicinare la comunità al patrimonio culturale “minore” spesso
dimenticato, stimolarne il senso di appartenenza, soprattutto tra i più giovani, e
rendere la sua fruizione una responsabilità collettiva, e in particolare:
- Creare sinergia tra le diversità socioculturali attraverso la conoscenza e
promozione del patrimonio culturale locale nell’ambito di attività diversamente
articolate
- Dare la possibilità ai giovani, in generale, e a quelli appartenenti alle fasce più
deboli, in particolare, di intraprendere un percorso formativo attraverso la
musica
Alla base delle finalità che questo progetto si prefigge, c’è quello di rendere lo spazio
della chiesa di San Benedetto un contenitore multiculturale attraverso la sua stessa
fruizione.
La fruizione dello strumento sarà aperta a progetti di promozione della musica
organistica e della arte organaria rivolti alle scuole del comune, primarie e secondarie.
L’intento è di mostrare agli studenti lo strumento, il suo funzionamento, la sua storia
in relazione al territorio, e di fare ascoltare il suono dei registri dell’organo, ed alcuni
brani di letteratura organistica. La finalità di questa azione è avvicinare i più giovani
ad uno strumento solitamente osservato dal basso (gli strumenti sono di solito
collocati in cantoria e molto spesso inaccessibili) e ascoltato dalla navata della chiesa,
mentre il nostro obiettivo è di mostrare agli studenti lo strumento nel suo
funzionamento, soddisfacendo anche le domande e le curiosità dei più piccoli. La
presente azione sarà articolata in appuntamenti concordati con i dirigenti delle scuole,
ad organizzati come “seminari per ragazzi” e come “guide all’ascolto della musica
classica”.
OBBIETTIVI
Il restauro dell’organo ottocentesco e della cantoria della chiesa di San Benedetto e
la loro successiva fruizione sono sicuramente lo strumento per valorizzare, divulgare
e rendere accessibile un bene a molti ancora sconosciuto. La Puglia e, nello specifico,
la Città di Conversano, vantano un patrimonio culturale, storico, artistico e
architettonico, ricco e di notevole interesse, per cui riuscire a trovare gli strumenti che
permettano divulgazione e fruizione di tale ricchezza da parte della comunità cittadina
e non solo, significa riuscire a sensibilizzare il pubblico ad avere contezza di tale
patrimonio culturale e a viverlo attivamente e in forme anche partecipative attraverso
progetti come “OBLECTATIO ARS”. Il progetto di fruizione interesserà anche, per le
ripercussioni indirette che la visita per gli eventi musicali all’edificio della chiesa di San
Benedetto all’interno del quale è posto l’organo nello spazio della cantoria, il
complesso Ex Conventuale di San Benedetto nella sua totalità, intercettando gli spazi
dell’antica cripta, del chiostro, del refettorio, degli ambienti orientali, degli spazi
dell’espansione cinquecentesca e di quella seicentesca, del nuovo chiostro, del
cosiddetto “palazzo”, del coro e, giocoforza per la prossimità fisica, finanche il Polo
Museale della Citta di Conversano.
lezioni mirate.
CONCLUSIONI
“OBLECTATIO ARS” si configura quale strumento privilegiato per l’acquisizione delle
proprie radici culturali, e di atteggiamenti propositivi nei confronti del Futuro, per la
conoscenza del bene culturale e anche per lo sviluppo economico della comunità e
del suo territorio. Inoltre è uno strumento per dare valore all’istituzione scolastica e
universitaria dove il giovane deve essere aiutato e sostenuto nel suo percorso di
crescita, nell’individuazione delle proprie qualità e inclinazioni, nella costruzione di
una struttura culturale e professionale. Nella promozione e divulgazione del
patrimonio culturale, quello della fruizione sostenibile, della sostenibilità economica e
della capacità di produrre profitti non è l’unico obiettivo da raggiungere, infatti, è
indispensabile che si identifichino e si mettano in giusta prospettiva tutti gli altri aspetti
della fruizione, che generano effetti positivi a vantaggio della città, dei territori, dei
cittadini, delle imprese culturali e delle istituzioni. Impedire il degrado, l’incuria e la
perdita di identità di un bene culturale e del centro storico in cui si erge, significa
riattivare una comunità, offrire possibilità di lavoro, generare proposte culturali e
creare occasioni virtuose di uso del tempo. Il progetto vuole essere strumento in questa direzione e cercare di sensibilizzare tutti ad una particolare attenzione per il
patrimonio culturale, architettonico e artistico che, nel caso specifico della chiesa di
San Benedetto, è dato non solo in quanto luogo di culto, ma anche perché patrimonio
culturale del territorio pugliese.