Carissimi confratelli,
carissimi fratelli e sorelle,
la Chiesa è nella gioia per l’elezione del nuovo Pontefice, il Papa Leone XIV. Sia benedetto il Signore che guida il suo popolo anche attraverso il dono di nuovi pastori. Dopo i giorni del dolore per la morte dell’amato Papa Francesco, viviamo ora i giorni della santa letizia, che sono anzitutto il frutto della Pasqua del Signore Gesù, arricchiti dall’inizio del Ministero petrino del Santo Padre Leone XIV. Mentre rendiamo grazie a Dio per il Vescovo di Roma e Pastore della Chiesa universale, invito la nostra comunità diocesana ad accompagnare con la preghiera i primi passi del Successore dell’Apostolo Pietro, affidandolo in particolare alla custodia premurosa della Madre di Dio. Nelle celebrazioni domenicali dell’11 maggio non manchi il riferimento all’evento ecclesiale dell’elezione di Papa Leone, ricordandolo con qualche intenzione nella Preghiera dei fedeli. Stabilisco, inoltre, che lunedì 12 maggio si celebri in tutte le nostre comunità l’Eucarestia con il formulario “Per il Papa” che troviamo nel Messale romano a pagina 856, invitando i fedeli a parteciparvi. Sarà un modo concreto per essere in comunione tra di noi e con il Papa.
Permettete che ricordi inoltre che sempre Domenica, IV di Pasqua, ricorre la 62a Giornata Mondiale di preghiera per le vocazioni. Invito tutti, pastori e fedeli, a vivere intensamente questo appuntamento, consapevoli che la preghiera e la cura per le vocazioni è impegno primario di ogni battezzato. Nel suo ultimo messaggio, il compianto Papa Francesco ha rivolto a tutta la Chiesa un “invito gioioso ed incoraggiante ad essere pellegrini di speranza donando la vita con generosità”. E rivolgendosi in particolare ai pastori, li ha sollecitati “ad accogliere, discernere e accompagnare il cammino vocazionale delle nuove generazioni”.
A voi, cari Presbiteri, desidero rivolgere l’esortazione accorata perché non venga mai meno l’attenzione alle vocazioni nella nostra Chiesa diocesana. La chiamata al ministero presbiterale, alla Vita consacrata, così come al Matrimonio e all’impegno per il bene comune e la testimonianza della fede, sono sì un dono di Dio ma anche il frutto della sequela fedele di Cristo da parte di tutti i credenti. Diverse volte, cari Confratelli, vi ho esortati a riconoscere le ispirazioni presenti nel cuore dei giovani, segno della fecondità dello Spirito, e a coltivarli con la premura paterna e l’accompagnamento spirituale. Proprio in questo nostro tempo, carico di fragilità e di incertezze per il futuro, è necessario proporre ai nostri giovani più sensibili – che grazie a Dio non mancano nelle comunità – cammini di discernimento, nonostante possa sembrare che il mistero della vocazione sia divenuto poco attrattivo (Christus Vivit, n. 276).
Sentiamoci tutti, pastori e fedeli, solleciti nell’impegno a rendere le nostre comunità luogo accogliente, luogo in cui ciascuno, sentendosi a casa e accompagnato dalla grande famiglia cristiana, si mette in dialogo con il Padre, discernendo i propri sentimenti e i desideri che Egli stesso, per mezzo dello Spirito, ispira nel cuore. Il frutto di questo cammino sarà la riscoperta della chiamata al dono della vita. Potrà così nascere la domanda di fondo, che può suscitare vocazioni di speciale consacrazione: “Come far fiorire questo dono? Cosa fare della mia vita? Come spenderla al meglio per non dissiparla?” Sono certo che Cristo Gesù, il buon Pastore e custode di ogni cammino di discernimento, non farà mancare ai giovani della Chiesa di Conversano-Monopoli e della Chiesa intera quella spinta interiore “all’amore e al servizio come sorgente di carità e di speranza”.
A tal proposito, vorrei invitare tutti a vivere giovedì prossimo, 15 maggio, la Veglia di preghiera per le vocazioni, alle ore 20, presso il nostro Seminario Diocesano. Sarebbe bello se ci fosse qualche rappresentate di ogni comunità della Diocesi: pregare per le Vocazioni è un atto di amore nei confronti della Chiesa, Madre che ci ha generati alla Vita eterna e continua a farcene dono per mezzo dei sacramenti.
Affidandovi tutti a Maria, Madre del Salvatore, vi benedico con affetto di padre e fratello.
+ Giuseppe Favale, Vescovo